Vendemmia inferiore alle aspettative ma con ottime prospettive all’Elba
17 Settembre 2019
(Stefano Bramanti) Portoferraio, 17 settembre 2019 – Vendemmia elbana che si prospetta tra il buono e l’ottimo, come qualità del vino, anche se la produzione risulta in calo tra il 10% e il 20% rispetto al 2018 e c’è da registrare un miglioramento circa le invasioni da ungulati nelle vigne, eccetto casi specifici, come quello dell’azienda del Montefabbrello, di cui abbiamo già detto, che addirittura ha visto compromesso il raccolto di grano.
Questo in sintesi ciò che è emerso da una indagine realizzata da est ad ovest dell’Isola d’Elba e precisamente sono state sentite la fattoria nella zona riese de Le Sughere-Montefico di Aldo Appiani, quindi quella del versante opposto “Cecilia” nel campese, diretta da Lorenzo Signorini e infine Marcello Fioretti della tenuta Acquabona che si trova nel comune di Portoferraio, a due passi dall’ampio golfo della città. “Noi siamo soddisfatti – ha detto Appiani – e l’unica nota negativa è stata la vendemmia fatta dai cinghiali nelle nostre vigne anche se in modo inferiore al passato e per i danni che abbiamo avuto (vedi foto) abbiamo chiesto rimborsi all’Atc (Ambito territoriale di caccia, ndr) per 5000 euro.
Il problema sta nelle recinzioni delle vigne, ma nel prossimo futuro risolveremo radicalmente perché la Comunità europea ha messo a disposizione fondi per la salvaguardia delle colture e pertanto faremo costose protezioni per recintare i nostri 8 ettari di campi coltivati. Non saranno più realizzate con fili elettrificatati, così indirettamente tuteliamo gli animali evitando loro le scosse elettriche. Useremo reti capaci e riusciremo ad impedire il loro ingresso”. Ancora migliore la situazione nel campese, in fatto di protezione dei vigneti. “Abbiamo avuto meno problemi da quando è stata fatta l’ampia recinzione con reti da parte dell’area aeroportuale.- commenta Signorini – poi ci sono le nostre protezioni con fili elettrici e tutto ciò ha garantito un minor accesso degli ungulati. Sono entrati soprattutto gli animali piccoli e quindi hanno potuto fare danni minori. Realizzeremo robuste barriere, non elettrificate, ma con reti metalliche e l’accesso degli ungulati dovrebbe essere risolto. Nelle nostre 55 mila piante, situate nelle tenute dei Marmi, La Pila e Literno, abbiamo avuto una maturazione con un ritardo di circa una settimana e una produzione inferiore all’annata eccezionale del 2018, del 10-20%. Ciò a causa di un maggio più freddo del solito e di un calo naturale di rendita delle piante, che lo scorso anno hanno super prodotto. La qualità prevista del vino è ottima”.
Infine il pensiero di Fioretti, che è anche presidente del Consorzio di tutela dei produttori Elba Doc e quindi conferma e ribadisce la situazione. “La vendemmia di quest’anno è tra il buono e l’ ottimo come qualità delle uve che sono sane in tutti i campi agricoli degli associati. I chicchi d’uva sono ingrossati, anche per i due temporali di agosto che hanno evitato una fase di accrescimento e maturazione siccitosa. Abbiamo un ritardo di maturazione di circa 10 giorni, in linea con la vendemmia di 4-5 anni fa. Il maggio meno caldo ha determinato il ritardo nell’accrescimento della vegetazione e della fioritura delle viti. Le varietà non tradizionali, atte a spumantizzazione, come Pinot, Chardonnay, Sauvignon Blanc, peraltro coltivate solo in poche aziende, sono state raccolte nella seconda metà di agosto, il Vermentino e le uve rosse per l’Elba Rosato nella prima decade di settembre, come pure le uve Aleatico per l’appassimento. Ora si procederà col Sangiovese e il Merlot e poi Procanico che Ansonica”.
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